Le qualità dell’acqua
Quale acqua, per quale scopo!
Le qualità dell’acqua date dalle sostanze disciolte in essa, ne rendono caratteristico profumo e sapore, ma soprattutto ne determinano l’indicazione d’uso
Una volta imparato a orientarsi con le etichette e tutti i parametri in esse descritte, dobbiamo chiederci: a cosa può essere utile questa acqua?
Le componenti minerali che vengono cedute dalle sorgenti, influenzano in modo significativo l’utilizzo che possiamo fare dell’acqua. Va precisato, prima di tutto, che una scelta ragionata può risultare utile in molteplici situazioni patologiche, ma la scelta non può essere unilaterale, quindi prima di decidere quale acqua utilizzare è sempre consigliabile consultarsi con il proprio medico.
Fatte le opportune raccomandazioni possiamo vedere quali sono le proprietà benefiche e le qualità dell’acqua:
Le acque bicarbonate
hanno un tenore di HCO3 maggiore a 600 mg/l. Se questo tipo di acqua viene bevuta durante i pasti facilita i processi digestivi: grazie, infatti, all’azione dell’acido cloridrico presente nello stomaco si libera anidride carbonica che stimola la digestione. Se viene, invece, bevuta a digiuno è utile nel tamponare l’acidità gastrica
Le acque solfate
hanno un contenuto di solfati maggiore a 200 mg/l e possono essere utili nella cura della stipsi
Le acque clorurate
hanno un tenore di cloro superiore a 200 mg/l e stimolano l’attività del fegato e della colecisti.
Le acque calciche
(contenuto di calcio superiore a 150 mg/l) permettono di apportare ottime quantità di calcio altamente biodisponibile e quindi sono fondamentali nella prevenzione o nel trattamento dell’osteoporosi.
Le acque magnesiache
hanno un tenore di magnesio superiore a 50 mg/l e quindi possono essere utili, per esempio, dopo l’attività fisica e nell’alimentazione degli sportivi per prevenire i crampi
Le acque fluorate
(in cui il fluoro è maggiore a 1 mg/l) sono utili nella prevenzione della carie dentale
Le acque ferruginose
hanno un tenore di ferro di almeno 1 mg/l e sono estremamente utili in caso di anemia da carenza di ferro
Le acque sodiche
hanno un contenuto di sodio superiore a 200 mg/l e, influenzando positivamente l’eccitabilità neuromuscolare, sono anch’esse indicate per gli sportivi o comunque dopo l’attività fisica in generale e nei mesi estivi quando, con la sudorazione, aumenta la perdita di questo minerale.
Le acque iposodiche
(con un tenore di sodio inferiore a 20 mg/l) utili per il lavaggio delle vie urinarie, se bevute in notevole quantità, e possono essere utilizzate anche dai soggetti ipertesi.
Questi sono solo alcuni dei principi benefici che un corretto e ponderato utilizzo dell’acqua può apportare al nostro organismo.
Se ci facciamo guidare dal nostro medico e da una sana e corretta alimentazione, l’acqua diventerà non più solo un elemento ornamentale delle nostre tavole, ma un vero e proprio alimento che ci renderà la vita, e il nostro organismo, più sano e più efficiente.
CATEGORIA | ACQUA MINERALE |
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Gravidanza | Acque oligominerali a contenuto di nitrati particolarmente basso o addirittura nullo (non superiore a 10 mg/l per il noto rischio di provocare metaemoglobinemia fetale). Per aumentare l’apporto di sali minerali, considerato l’aumentato fabbisogno della gestante, si consiglia di alternare acque oligominerali ad acque mediominerali, preferendo quelle calciche |
Allattamento | I consigli sono simili a quelli dispensati per la gravidanza, con l’accortezza di bere maggiori quantità di acqua per favorire il ripristino della quota di liquidi persa con l’allattamento. Può essere utile l’assunzione di acqua ferrosa alternata ad acqua calcica ed acqua oligominerale (il ferro è l’unico elemento nutritivo carente nel latte materno, comunque compensato dalle scorte che il neonato ha già accumulato al momento della nascita). |
Diluizione del latte in polvere per neonati | Acque minimamente mineralizzate, praticamente prive di sali minerali per non alterare la formula nutritiva, attentamente calibrata, dell’alimento. Ancora una volta, si consiglia attenzione nella quantità di nitrati nell’acqua minerale, che dev’essere nulla o estremamente bassa |
Dimagrimento | Oligominerale, per depurare l’organismo favorendo l’eliminazione di tossine |
Calcolosi renale | Oligominerale o minimamente mineralizzata, per stimolare la diuresi e prevenire la formazione di calcoli o facilitarne l’eliminazione (colpo d’acqua) |
Gotta ed iperuricemia | Oligominerale o minimamente mineralizzata a basso contenuto di sodio (2/3 litri al giorno) → emodiluizione dell’acido urico → stimolo sulla diuresi → aumentata escrezione urinaria di acido urico |
Sport | Mediominerale, con un buon patrimonio di calcio, ferro, sodio, cloro e bicarbonato. Assumere acque oligominerali per poi andare ad integrare gli stessi oligoelementi con integratori idrosalini è come comprare un vestito senza tasche per poi farsele aggiungere da un sarto: si buttano via soldi! |
Ipertensione | Oligominerale a basso contenuto di sodio, associata ad una dieta altrettanto povera di sodio, utile negli stadi iniziali e come prevenzione nei soggetti predisposti |
Osteoporosi | Acqua mineralizzata ricca di “calcio biodisponibile” (controllare la presenza di questa dicitura nell’etichetta) |
Acidità gastrica | Acqua minerale di tipo bicarbonato calcico |
Anemia | Acqua minerale di tipo ferrugginoso |
Carie | Acqua minerale fluorata |
Ipercolesterolemia | Acque salso-solfate (aumentano l’escrezione degli acidi biliari con le feci) |
Stipsi | Acqua solfata |